Festa della Donna:Origini e riflessioni.Scritto da:Rossana De Lucia

08.03.2012 11:13

8 Marzo.Che sia una festa utile a tutte le donne.

La Festa della Donna (specificamente definita "giornata internazionale della donna") cade l'8 marzo di ogni anno per dare memoria sia delle vittorie sociali, politiche ed economiche del gentil sesso, ma ovviamente per dare risalto alla grande quantità di discriminazioni e di violenze che le donne sono costrete spesso a patire in molti paesi del mondo.Tale ricorrenza celebrativa si è organizzata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, invece in Italia è giunta ben tredici anni dopo, nel 1922. Si tratta di una vera  leggenda metropolitana quella che farebbe risalire la nascita di tale festa al tragico evento che avrebbe causato  la morte di circa 100 lavoratrici nel incendio di una fantomatica industria tessile verificatosi nel 1908 nei pressi di New York.

Una tragedia simile è in verità accaduta il 25 marzo 1911, allorchè si ebbe un grave incendio all'azienda  Triangle e nella quale morirono numerosi lavoratori,sia uomini che donne.In Italia la festa ha sempre avuto forti connotazioni politiche. La Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta nel 1922, per iniziativa del Partito Comunista, ricordando le dichiarazioni di Lenin, che attribuiva alle donne un ruolo fondamentale nelle lotte sociali e nel rovesciamento dello zarismo.
Di seguito poi nel settembre del 1944 si creò a Roma l'UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l'UDI a prendere l'iniziativa di celebrare, l'8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell'Italia libera. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa.

La mimosa fiorisce nei primi giorni del mese di marzo, colorando di giallo brillante tutta la chioma della pianta. L'idea di legare la mimosa alla Festa della Donna sembra sia venuta alle esponenti del Partito Comunista Italiano Teresa Noce, Rita Montagnana e soprattutto Teresa Mattei. Si racconta, infatti, che quando la Mattei venne a sapere che Luigi Longo intendeva celebrare la Festa della Donna omaggiando le signore con delle violette, suggerì di cercare un fiore più povero e maggiormente diffuso nelle campagne.In seguito all'esplosione del movimento femminista, nel 1975 le Nazioni Unite proclamarono l'Anno Internazionale delle Donne. Lo stesso anno in tutto il mondo vi furono manifestazioni che onoravano gli avanzamenti della donna verso l'uguaglianza dei diritti. A partire dal 1975 l'ONU istituì la giornata dedicata alla donna, da celebrare in tutto il mondo l'8 marzo di ogni anno

L'8 marzo quindi rappresenta l’occasione non solo per rivolgere sentiti auguri a tutte le donne, ma anche per riflettere sul ruolo che la componente femminile riveste nella società odierna caratterizzata da molteplici criticità. E’ nota a tutti la difficile condizione delle donne costrette a lottare quotidianamente contro le discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro. Il quotidiano femminile, se vogliamo tracciare una sorta di bilancio dei carichi, appare come un susseguirsi quasi ininterrotto di attività in uno scorrere e passare da una condizione all’altra: da lavoratrice a mamma, da addetta alla casa ad assistente degli altri. Il quadro delle differenze di genere dimostra come siano ancora forti e persistenti le disparità di vissuto quotidiano tra uomini e donne. A farne maggiormente le spese sono le lavoratrici, sottoposte a ritmi di vita davvero frenetici e densi di incombenze e “doveri”, confermando, una volta di più, l’esistenza di un problema di vulnerabilità sociale delle donne del nostro Paese. 

La crescente precarizzazione del mercato del lavoro, le perduranti disparità di accesso alle professioni e le inadeguatezze degli strumenti di conciliazione, sono tutti elementi che impediscono una reale parificazione delle opportunità in un mondo del lavoro nato e concepito in funzione degli uomini. Eppure il ruolo della donna nella nostra società è in costante evoluzione, dato comprovato dagli importanti spazi di  responsabilità ritagliati dalla componente femminile all’interno del sistema politico, economico e sociale.Le donne potrebbero portare la sensibilità femminile all’interno di un ambiente tradizionalmente maschile, con benefiche ripercussioni soprattutto con riferimento ai servizi per la conciliazione dei tempi tra casa e lavoro. E’ necessario impegnarsi ad includere nei programmi elettorali un’assunzione di responsabilità concreta verso le esigenze delle donne, a partire da un’equa rappresentanza di genere nella composizione degli organi di governo locali per poter pensare ad una politica ed una strategia amministrativa più vicine ai diritti e alle esigenze di genere, all’insegna della legalità e del contrasto delle infiltrazioni mafiose.

Del resto è storicamente riconosciuto il contributo della donna nella lotta contro la criminalità per spezzare quel legame di sangue che assicura protezione alla criminalità organizzata. Solo promuovendo la parità ed eguaglianza tra uomini e donne si può sopperire al grave ritardo che impoverisce il confronto politico scoraggiando la partecipazione del gentil sesso alla vita democratica.

 

Autrice:Rossana De Lucia

                         Vice Direttore

Luogo di nascita............. Caserta

Obiettivi.......................... Avere un figlio dal Direttore del sito

Canzone Preferita.......... La Donna Cannone (F.De Gregori)

Libro Preferito................ L'Innocente (G.D'Annunzio)

Film Culto....................... Gli Intoccabili (B.De Palma)

Un Oggetto..................... Una lettera romantica ricevuta

Profumo di un luogo...... L'odore del dietro le quinte a teatro