Il Milan perde il derby.La Juve rallenta e il Napoli resta una piccola.Scritto da:Nicola Giordano

17.01.2012 09:21

Inter.l'elogio della difesa ad oltranza.Il derby è suo.

Nel 276esimo derby della Madonnina, valevole per la diciottesima giornata di serie A, l’Inter batte il Milan per 1-0 e si porta  a sei punti dalla vetta. I rossoneri fanno la partita nel primo tempo ma senza pungere. Al decimo della ripresa è il Principe Milito a regalare tre punti ed entusiasmo al popolo nerazzurro, il Milan non approfitta del pareggio casalingo della Juve nel pomeriggio e scivola a -1.
FORMAZIONI - Allegri, fresco di rinnovo, schiera il Milan con il consolidato 4-3-1-2, recupera in extremis Abbiati e, soprattutto, Thiago Silva in coppia con Nesta al centro della difesa. L’esperto Zambrotta vince il ballottaggio con Antonini per il ruolo di terzino sinistro. A centrocampo, per via delle molte assenze, Boateng è costretto ad arretrare nel ruolo di mezz’ala destra con l’inserimento di Emanuelson dietro le due punte, Ibra e Pato. Il Papero viene preferito a sorpresa al connazionale Robinho, nonostante la turbolenta settimana vissuta dal 7 rossonero.Ranieri, al primo derby milanese, può contare su tutta la rosa, ad eccezione dell’infortunato Stankovic, e conferma l’11 che ha travolto il Parma una settimana fa. I recuperati Chivu e Sneijder si accomodano in panchina per lasciare ancora spazio rispettivamente a Nagatomo e Alvarez. Julio Cesar batte il mal di schiena ed è regolarmente tra i pali. Davanti confermta la coppia Milito-Pazzini.
PARTITA - Il derby parte forte, al 5’ è l’Inter che potrebbe subito portarsi in vantaggio, punizione dalla trequarti destra, batte Maicon ,tagliata sul primo palo dove tutto solo Thiago Motta stacca e mette nell’angolino basso alla sinistra di Abbiati, bandierina alzata però, fuorigioco che sembra non esserci o se c'è è di pochi centimetri. Il Milan ha il predominio nel gioco ma la prima palla goal della sua gara capita, dopo un rimpallo in area, al 10’ sul destro di Pato, che sbilanciato spara in curva. Dieci minuti dopo schema da corner, Emanuelson da destra batte basso e corto, fuori dall’area piccola, sul primo palo, dove Boateng tenta la botta di prima intenzione, alta di poco sulla traversa. La partita è combattuta, agonisticamente valida, ma avara di emozioni.Al 39’ finalmente il sussulto di un’Inter fin lì troppo timida, Nagatomo va sul fondo e da sinistra fa partire un ottimo cross che trova Alvarez in area tutto solo sul secondo palo, l’argentino stoppa ma calcia basso, molle e centrale con Abbiati che di piede compie uno dei suoi miracoli. In chiusura di frazione è il Milan ad avere la più nitida palla goal con un grande percussione di Pato al 45’ da destra, entra in area nerazzurra, appoggia dietro all’occorrente Van Bommel che fa partire una sassata di prima intezione, traversa piena! La palla ritorna in campo ed Emanuelson in acrobazia prova a sorprendere Julio Cesar sul palo alla sua desta, ma il portiere brasiliano si distende e sventa in corner. Nei due minuti di recupero niente da segnalare, primo tempo combattutto, più Milan che Inter i nerazzurri però recriminano per il goal negato in avvio a Thiago Motta.Nella ripresa si ricomincia da dove ci si era lasciati, il Milan fa la gara, l’Inter raccolta,rinuncia ad ogni velleità di gioco,chiusa dietro pronta a ripartire, e proprio in contropiede al 55’ arriva il vantaggio nerazzurro. J,Zanetti ruba palla a metà campo sulla destra e parte in una sgroppata delle sue, apre bene dall’altra parte dove Abate sembra in vantaggio su Milito, il terzino però cicca il pallone che arriva all’attaccante argentino il quale velocissimo si invola in area e con un tiro mancino ad incrociare fulmina Abbiati sul secondo palo, 1-0 Inter.Il Milan subisce il colpo tanto che al 61’ è Nagatomo con un bel destro a giro da fuori area a sfiorare il raddoppio. Due minuti dopo Ibra prova ad accendersi in area defilato sulla sinistra, mette un bel pallone al centro ma Julio Cesar sventa smanacciando. Un paio di minuti dopo ancora solito schema Milan, Ibra tutto sulla sinistra, verso Nocerino che prova a mettere palla a centro area, mischia, la sfera finisce docile dalle parti di Julio Cesar. La vera grande occasione del Milan arriva all’83’ grazia ad una sventola paurosa del subentrato Seedorf, che da distanza siderale impegna Julio Cesar che vola sulla sua sinistra e salva la porta.Entrano Robinho ed El Sharaawy,e proprio il brasiliano si fa respingere una conclusione nell'area piccola interista. Inutili gli assalti finali dei rossoneri, l’Inter si difende coi denti e porta a casa i tre punti.Anche se solo difensiva,l'idea tattica di Ranieri riesce ad avere la meglio.

La Juve bloccata dal Cagliari.E' allarme?

Maledizione rossoblù per la Juventus, fermata da Ballardini sull'1-1: 3 pareggi su 3 contro Cagliari-Bologna-Genoa in questo girone di andata. Le reti del match di oggi sono state siglate da Vucinic e Cossu, una a inizio primo tempo, l'altra a inizio ripresa.
FORMAZIONI - La Juventus priva di Chiellini gioca con De Ceglie a sinistra e il duo consolidatissimo Bonucci e Barzagli, da centrocampo in su ci sono i fedelissimi di mister Conte. Nel Cagliari c'è il polivalente Ekdal (in comproprietà proprio con la juve) a centrocampo al posto dell'ormai ceduto Biondini e Dessena al posto di Conti. Ibarbo confermatissimo in avanti con Larrivey e Cossu.
PARTITA - Il Cagliari inizia con un ritmo altissimo e il pressing portato da Cossu e compagni sembra mettere in difficoltà la Juventus, che però al sesto minuto con una azione corale orchestrata da Pepe, Marchisio e Lichsteiner, va in rete con Mirko Vucinic che a porta sguarnita conclude facilmente. Dal momento del goal fino alla fine del tempo si assiste a una partita dai ritmi bassi con qualche fiammata per i bianconeri - di Vidal e Matri - e per i sardi, con il solito Victor Ibarbo incontenibile palla al piede.Secondo tempo: il Cagliari entra con il piglio giusto come nel primo tempo, ma questa volta trova la rete con Andrea Cossu con un grande tiro da fuori area dopo la ribattuta di un impreciso Bonucci. Ibarbo continua il suo personalissimo show fatto di dribbling, discese da quattrocentista, passaggi ad alto coefficiente di difficoltà e grandissime giocate in ogni parte del campo.La Juventus prova nel finale di partita con attacchi confusi a mettere in difficoltà la difesa cagliaritana, ma Ballardini da grande stratega inserisce Ariaudo (anche lui del vivaio bianconero) e chiude la difesa dei sardi. L'occasione più allettante arriva con Del Piero su colpo di testa da calcio di punizione di Pirlo, ma Agazzi si fa trovare prontissimo sulla linea di porta.Nel finale Milos Krasic avrebbe la palla del vantaggio ma in maniera sconcertante cicca la conclusione fuori dallo specchio e pensare che il serbo l'anno scorso era osannato come il nuovo Garrincha della fascia,oggi invece tutti vorrebbero venderlo al primo offerente.Ci prova anche Vidal ma lo stacco è violento e impreciso.La gara termina e senza affanni il Cagliari strappa un ottimo pari a Torino.Per la Juve primi strani scricchiolii.

Il Napoli resta una piccola.1-1 sofferto col Bologna.

La 18ª giornata di campionato si conclude al San Paolo, nel posticipo del lunedì, il Napoli non va infatti oltre l’1-1 col Bologna sciupando una ghiotta occasione per accorciare in classifica dopo i passi falsi di Juventus, Milan e Udinese. Molto attenta la prestazione degli ospiti, in vantaggio nel primo tempo con Acquafresca e poi rimontati solo a metà ripresa da un rigore realizzato da Cavani. In classifica, la squadra di Mazzarri sale a 28 punti assestandosi a -4 dall’Inter quarta; Pioli, invece, incassa un punto prezioso che consente a Di Vaio e compagni di portarsi a +4 sul Cesena terzultimo.
FORMAZIONI - Al netto dell’assenza di Lavezzi, Mazzarri si affida a quelli che lui definisce i ‘titolarissimi’. Dossena vince il ballottaggio con Zuniga sulla sinistra, Gargano ha la meglio su Dzemaili per affiancare Inler in mezzo al campo. Tutto confermato il resto del 3-4-2-1 con Maggio largo a destra e la coppia Pandev-Hamsik a sostegno di Cavani. Dopo il deludente esordio in Coppa Italia, Vargas parte dalla panchina. L’unica sorpresa della serata la riserva così Pioli, che disegna un 3-4-1-2 in cui debutta sulla trequarti Taider, 19enne francese di origini tunisine prelevato dal Grenoble e chiamato ad innescare Acquafresca e Di Vaio. Solo panchina per Ramirez (acciaccato) e Gimenez.

PARTITA - Dopo il minuto di silenzio osservato in onore delle vittime del disastro del Giglio, il Napoli parte alzando il ritmo grazie ad un baricentro alto che gli consente di recuperare palla già nella metà campo bolognese. Al 10’ i partenopei sfiorano subito il vantaggio, ma Gillet si supera sul sinistro a botta sicura di Hamsik dopo la perfetta sponda aerea di Campagnaro.Corto e accortissimo in difesa, però, il Bologna tiene botta  e colpisce alla prima occasione: è il 14’ quando un tiro-cross di Pulzetti taglia fuori Campagnaro e finisce sui piedi di Acquafresca il quale, non seguito da Maggio, fulmina De Sanctis per lo 0-1. Nel finale di frazione i padroni di casa si riversano in avanti come al solito confusamente, ma la spinta produce solo un sinistro di Hamsik (deviato nonostante la mancata assegnazione del corner) che si spegne sul fondo.Il canovaccio del match non cambia nel corso dei secondi 45’. Al 10’, il Napoli ha una bella chance per il pareggio, ma Pandev è lentissimo a girarsi a due passi da Gillet sugli sviluppi di un corner calciato da Hamsik e prolungato sul primo palo da Cavani. Mazzarri cambia tatticamente con l’ingresso di Zuniga al posto di Campagnaro: il colombiano si mette alto a destra con Hamsik sul versante opposto e i due terzini che scalano a formare un 4-2-3-1.Ma sembra tutto inutile,anzi gli ospiti vanno vicini al raddoppio con un contropiede Di Vaio-Acquafresca vanificato da Maggio, poi il Napoli centra il pari tra le polemiche dei rossoblu. Perez tocca col braccio ma attaccato al corpo, Brighi viene indotto dall’assistente ad indicare il dischetto,rigore regalato dalla terna: dagli undici metri, Cavani riscatta i due precedenti errori dando un senso alla sua presenza in campo e batte Gillet con un destro centrale. Le ultime emozioni le regalano però i felsinei, che sfiorano il colpo del ko con Di Vaio, prima rimontato in extremis da Zuniga e poi frenato da De Sanctis.Come al solito,quando il gioco si fa duro e si attende il salto decisivo,gli uomini di Mazzarri sono assenti.La zona Champions per l'anno prossimo ora sembra davvero un miraggio.