LA MANO CHE TENEVA LA MIA di Maggie O'Farrell
05.10.2011 09:08
Sono tornate le ragazze all'inglese.
Nella vitale Londra del secondo dopoguerra, la giovane Lexie Sinclair, appena arrivata dalle campagne del Devon, sente che tutto è possibile. Mentre cerca di realizzare il sogno di diventare giornalista, viene in contatto con un mondo pervaso da uno straordinario fermento culturale e trova anche l’amore, in un uomo più grande di lei, un importante editore. Nella Londra di oggi, una giovane artista, Elina, ha in comune con la sua coetanea di cinquant’anni prima il grande amore per questa città, che ha accolto anche lei permettendole di realizzare il suo sogno, quello di diventare un’artista.
Ma Elina fatica a riprendersi da una recente maternità, e a volte quel passeggino che spinge le sembra troppo pesante, come se frenasse i suoi sogni e la sua creatività. Ted, il padre del bambino, le sta accanto in questi momenti difficili, e anche lui fa i conti con la paternità. Guardando il figlio, la mente di Ted corre inevitabilmente alla propria infanzia, ma ci sono immagini, ricordi, pensieri che affiorano nel suo subconscio e non coincidono con quello che lui sa del proprio passato. Le due storie, in apparenza così lontane, finiranno per rivelare un legame che colpisce il lettore con tutta la forza di uno straordinario colpo di scena.
Ma Elina fatica a riprendersi da una recente maternità, e a volte quel passeggino che spinge le sembra troppo pesante, come se frenasse i suoi sogni e la sua creatività. Ted, il padre del bambino, le sta accanto in questi momenti difficili, e anche lui fa i conti con la paternità. Guardando il figlio, la mente di Ted corre inevitabilmente alla propria infanzia, ma ci sono immagini, ricordi, pensieri che affiorano nel suo subconscio e non coincidono con quello che lui sa del proprio passato. Le due storie, in apparenza così lontane, finiranno per rivelare un legame che colpisce il lettore con tutta la forza di uno straordinario colpo di scena.
"Ed ecco Lexie, su un marciapiedi a Marble Arch. Si sta aggiustando il dietro della scarpa e lisciando i capelli. È una serata calda, velata, poco dopo le sei. Uomini in giacca e cravatta e donne con il cappellino e i tacchi alti che tirano bambini per mano le scorrono tutt’intorno come se loro fossero un fiume e lei una roccia.
Ha iniziato il nuovo lavoro da due giorni. È assistente ascensorista in un immenso grande magazzino. L’ufficio di collocamento l’ha mandata lì dopo il risultato desolante della prova di dattilografia, e da allora non fa che ripetere: «Che piano, signora?», «Sale, signore?», «Terzo piano, casalinghi, merceria e modisteria, grazie». Non aveva mai immaginato che si potesse fare una cosa tanto stupida. O di riuscire a tenere a mente la struttura di un negozio di sette piani, O che una persona potesse comprare tante cose: cappelli, cinture, scarpe, calze, cipria, retine per capelli, completi da uomo. Li ha visti, gli elenchi della spesa che le persone reggono con mani guantate, ha sbirciato da dietro. Tanto quello è solo l’inizio, lo sa. E lì, è a Londra: la sua vita in technicolor comincerà da un momento all’altro, ci scommette, ne è sicura: deve cominciare per forza."
“Una narrazione serrata e di alta qualità letteraria. Maggie O’Farrell scrive con una profonda sensibilità, con una grande attenzione ai particolari, a quei piccoli momenti della vita quotidiana che possono diventare importanti.” The Observer
Ha iniziato il nuovo lavoro da due giorni. È assistente ascensorista in un immenso grande magazzino. L’ufficio di collocamento l’ha mandata lì dopo il risultato desolante della prova di dattilografia, e da allora non fa che ripetere: «Che piano, signora?», «Sale, signore?», «Terzo piano, casalinghi, merceria e modisteria, grazie». Non aveva mai immaginato che si potesse fare una cosa tanto stupida. O di riuscire a tenere a mente la struttura di un negozio di sette piani, O che una persona potesse comprare tante cose: cappelli, cinture, scarpe, calze, cipria, retine per capelli, completi da uomo. Li ha visti, gli elenchi della spesa che le persone reggono con mani guantate, ha sbirciato da dietro. Tanto quello è solo l’inizio, lo sa. E lì, è a Londra: la sua vita in technicolor comincerà da un momento all’altro, ci scommette, ne è sicura: deve cominciare per forza."
“Una narrazione serrata e di alta qualità letteraria. Maggie O’Farrell scrive con una profonda sensibilità, con una grande attenzione ai particolari, a quei piccoli momenti della vita quotidiana che possono diventare importanti.” The Observer
VOTO 7