Milan di un'altra dimensione;Juve stop e paura;Napoli un grazie all'arbitro.
Ibra-Show e il Palermo sparisce.0-4

Altra Dimensione.E' questa l'impressione che si ha guardando giocare il Milan ultimamente.Una specie di realtà parallela che quasi cozza con la fatica e la rabbia che gli avversari,Juventus in primis,sembrano dover sempre usare nelle loro gare di Campionato.Allo stadio “Renzo Barbera”, nel primo anticipo della 26ª giornata di serie A, il Milan straccia il Palermo per 0-4 e lancia un messaggio chiarissimo a Juventus e campionato, i rossoneri sono in forma grandiosa. Per settanta minuti i rosanero non capiscono nulla,come già accaduto con la Juventus settimana scorsa, il Milan domina, ne fa quattro e poi controlla agilmente una reazione palermitana che peraltro non c’è. Ora gli uomini di Allegri potranno accomodarsi in poltrona a gufare la Juve, sperando di poter allungare ancora in testa alla classifica.
FORMAZIONI - Nel Palermo è emergenza difesa: data l’assenza di Balzaretti, causa squalifica, l’acciaccato Pisano viene dirottato a sinistra nella linea a quattro con l’inserimento dell’argentino Munoz a destra. Al centro è Migliaccio a sostituire l’infortunato Silvestre. In mezzo al campo i titolari Donati e Barreto vengono coadiuvati da Bertolo. In avanti Ilicic in appoggio alla coppia goal Miccoli- Budan. Anche Allegri ha problemi dietro: dovendo rinunciare a Nesta e Mexes, cosa che sembrerebbe gravissima data l'immensa qualità dei due difensori e invece no,ecco Bonera al centro della difesa, Antonini viene preferito a Mesbah come terzino sinistro. A centrocampo Ambrosini vince il ballottaggio con Van Bommel come schermo davanti alla difesa, ai lati confermati Nocerino e Muntari. Emanuelson agisce dietro le due punte, Robinho ed il rientrante Ibrahimovic.
PARTITA - Pronti via ed è solo Milan: aggressivo, veloce, ficcante. Già al 4’ Ibrahimovic fa capire che serata sarà per lui e per il Palermo, gran botta da fuori, Viviano si salva in qualche modo. I rossoneri dominano per il primo quarto d’ora e proprio quando i padroni di casa sembrano aver preso le giuste contromisure ecco l’errore difensivo che condanna i rosanero. Al 21’ Mantovani perde palla al limite dell’area, Robinho è lesto a servire verticalmente dentro Ibra che con un sinistro a mezza altezza fulmina Viviano sulla sua destra, 0-1 Milan. Il Palermo prova a reagire al 25’ con Budan che di testa si rende pericoloso sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Miccoli sulla trequarti. Al 31’ però è raddoppio Milan, il Palermo è tutto avanti per la battuta di un corner, i rossoneri rubano palla, ripartono velocissimi, si presentano in area rosa in quattro contro due, Ibrahimovic ha tutto il tempo di defilarsi un po’ a destra, dribblare Pisano e appena dentro l’area con la punta del piede beffa in controtempo ancora Viviano, 0-2.
Passano quattro minuti e lo svedese offre il tris, riceve palla sulla trequarti defilato a sinistra, stop, prende la mira e con un tiro a giro sul secondo palo realizza la fantastica rete dello 0-3 Milan. Il Palermo è ormai allo sbando, al 39’ ancora in contropiede Ibra in acrobazia su delizioso assist di testa di Robinho potrebbe fare poker ma stavolta Viviano è miracoloso e sventa di piede. Il primo tempo finisce qui, Milan prepotente e superbo, Palermo annichilito.
Nella ripresa è ancora il Milan a premere sull’acceleratore, Ibra al 48’ di testa su corner e Thiago Silva su punizione dai trenta metri trovano un Viviano super ad impedire ai rossoneri di dilagare.Entra il talento El Shaarawy e dopo pochi minuti sfiora il gol con un destro a giro ben deviato da super-Viviano. Lo 0-4 arriva però al 58’ proprio con il difensore brasiliano che incorna di testa un delizioso cross da sinistra del subentrato El Shaarawy. A quel punto il Milan prova ad amministrare, rischiando soltanto al 61’ con Barreto che gira nel cuore dell’area sul palo un bel pallone servitogli da Miccoli e nel finale col neo entrato Zahavi sull’unica sbavatura di Thiago Silva, l’israeliano però nel cuore dell’area milanista spara alle stelle. Finisce 0-4, il Diavolo è in paradiso.Sempre primo a +3 sulla Juventus.
Il Chievo doma una Juventus impaurita.1-1.

Niente da fare per la squadra di Antonio Conte, che rimedia un altro pareggio allo Juventus stadium. I bianconeri oggi sono apparsi molto stanchi e non sono riusciti a conservare il goal di vantaggio che avevano messo a segno nel primo tempo, realizzato da De Ceglie, in posizione però di fuorigioco, su calcio piazzato battuto da Pirlo. Decisivo per la rimonta del Chievo l'ingresso nella ripresa di Moscardelli, autore dell'assist-partita per Dramè che ha costretto i bianconeri al pareggio, col Milan che ora si è portato a +3 su Buffon e compagni. Davvero eccellente la prova del portiere gialloblù Sorrentino autore di alcuni interventi decisivi, in particolare su conclusioni di Padoin e Pirlo.
FORMAZIONI - La Juventus rispetto alla rifinitura della mattina,sceglie il 4-4-2, schierando davanti a Buffon, Chiellini centrale insieme a Barzagli e collocando sulle fasce Lichtsteiner e De Ceglie. A centrocampo a supportare Pirlo e Marchisio,Padoin rimpiazza lo squalificato Vidal mentre Giaccherini si posiziona sulla fascia sinistra. Davanti Conte ripropone la coppia Matri-Vucinic che ha ben figurato a inizio stagione.
Nel Chievo Di Carlo schiera un un 4-3-2-1 con Paloschi unica punta, a supportarlo Thereau e Sammarco trequartisti. A centrocampo Luciano preferito a Hetemaj farà coppia con Bradley e Rigoni, a difendere Sorrentino riconfermata la coppia centrale Acerbi-Andreolli, sulle fasce Sardo a destra e Dramè prefrito a Jokic a sinistra.
PARTITA - Senbra partire bene la Juve, vicina al gol con De Ceglie al primo minuto che con uno scavetto prova a superare Sorrentino, ma non trova fortuna. Il Chievo dal canto suo contiene gli attacchi bianconeri, e prova a ripartite in contropiede grazie alla qualità di Thereau e Sammarco. La squadra di Conte fatica a trovare spazi, fin quando al 17' su calcio piazzato battuto dal solito Pirlo, riesce a trafiggere Sorrentino grazie a De Ceglie, in posizione però di fuorigioco non rilevata dalla terna arbitrale, pronto a ribadire in rete un colpo di testa di Chiellini finito sul palo,lelamentele di Conte sembrano davvero continuare a funzionare.
Non si fa attendere la risposta del Chievo, vicino al goal con Thereau, fermato da Buffon a tu per tu dopo una scelta di tempo sbagliata di Chiellini. Succede poco nei restanti trenta minuti, da segnalare l'infortunio di Barzagli, uscito per crampi al quarantesimo costringendo Conte alla prima sostituzione con Bonucci. Nel finale di tempo Sammarco prima e Giaccherini poi vanno vicini alla rete ma calciano a lato. Partita molto equilibrata nei primi 45 minuti con un Chievo che non rinuncia a giocare contro i padroni di casa.
La Juventus prova a leggittimare il vantaggio e guadagna una serie di calci d'angoli e punizioni pericolose su cui Sorrentino disimpegna in maniera perfetta, sfiora il goal con Padoin a cui si oppone in maniera strepitosa il numero uno gialloblù. Di Carlo al 20' prova a cambiare l'esito del match, inserendo Moscardelli e Hetemaj per trovare il gol del pareggio non semplice da ottenere, risponde Conte che rinforza la difesa ineserendo Caceres al posto di uno stanco Marchisio, non al meglio oggi. Passano pochi minuti e Moscardelli sfiora il gol di testa, la palla esce di poco a lato e l'attaccante ex Triestina si dispera.
Trentesimo minuto di gioco, Moscardelli sulla fascia scarta un paio d'avversari e mette in mezzo una palla a Dramè che deposita in rete alla spelle di un incolpevole Buffon. Al trentatresimo Conte si gioco l'ultimo cambio entra Del Piero al posto di Lichtsteiner per riportare i bianconeri in vantaggio e evitare la fuga del Milan. Juve che nel finale si riversa in avanti alla disperata ma non riesce a trovare la via del gol, a causa di un attacco molle e con poca tecnica e di un insuperabile Sorrentino miracoloso su una maledetta di Pirlo nel primo minuto di recupero. Thereau rischia il goal della vita calciando da oltre 30 metri e provando a sorprendere Buffon, ma per sua sfortuna la palla esce di poco sopra la traversa. Ennesimo pareggio interno per la squadra di Conte, apparsa molto stanca e fuori condizione,quasi spremuta.Una certa confusione tattica e un attacco spento e senza personalità,con un Vucinic super fischiato e irritante per la sua mollezza e svagatezza sono le accuse principale da muovere a Conte.Il Milan scappa e la paura inizia a impossessarsi della Juventus.
L'arbitro sbaglia tutto e il Napoli ne approfitta.1-2 col Parma.

E'un Parma furioso e imbufalito.Termina 2-1 per il Napoli l’anticipo di pranzo della 26/a giornata di campionato. Al Tardini, i partenopei beffano il Parma grazie alle reti di Cavani e Lavezzi, intervallate dal momentaneo pareggio di Zaccardo. Ma, al di là dell’ottima prestazione, i padroni di casa avranno molto da recriminare per l’arbitraggio di Valeri che gli nega un rigore sullo 0-1 e, in coppia col guardalinee, non si accorge del netto fuorigioco di Lavezzi in occasione del raddoppio azzurro.
Mazzarri, espulso nel finale, va a 43 punti ma resta a -5 dal terzo posto,ora occupato dalla solida Lazio di Edy Reja.Per Donadoni un pomeriggio davvero amaro.
FORMAZIONI - Nel Parma, privo dello squalificato Floccari, Donadoni lancia Okaka in coppia con Giovinco e preferisce Musacci a Marrone in mezzo al campo. In difesa è Santacroce il sostituto dello squalificato Lucarelli con Paletta e Zaccardo a completare il reparto. Biabiany esterno destro, Modesto sulla corsia opposta. Mazzarri concede un turno di riposo a Campagnaro, c’è Grava al suo posto, e sceglie Britos per colmare la lacuna creata dalla squalifica di Aronica. Dossena titolare a sinistra con Zuniga in panchina, Dzemaili fa rifiatare Inler in mezzo al campo. Davanti i tre titolari con Hamsik e Lavezzi a sostegno di Cavani.
PARTITA - Gara subito molto piacevole. Galloppa scalda le mani a De Sanctis dopo nemmeno 40 secondi, ma la prima grande occasione capita sui piedi di Lavezzi che al 26’ sfiora il palo con un destro a giro dall’interno dell’area. Altrettanto clamorosa la chance fallita 3’ dopo da Galloppa, il quale non capitalizza il ‘cioccolatino’ servitogli da Giovinco alzando troppo il sinistro da posizione vantaggiosissima.
Dopo aver già perso Britos (contusione al piede operato in estate, dentro Campagnaro), Mazzarri è costretto a modificare nuovamente la difesa per via dell’infortunio di Grava che lascia il campo sostituito da Fernandez. Al 39’ l’episodio che sblocca il risultato: Cavani cade dopo un presunto contatto con Musacci, Valeri indica il dischetto.Il contatto sembra essere lievissimo e l'uruguagio inciampare da solo. Dagli undici metri lo stesso ‘Matador’ si fa parare ancora una volta il destro da Mirante ma è bravo a ribadire in rete per l’1-0. Il risultato va stretto al Parma, e la conferma arriva nel finale di frazione quando Paletta si divora il pareggio allargando troppo il piatto destro sull’ennesima giocata di Giovinco.
Il secondo tempo si apre con un episodio che farà discutere: Biabiany stacca di testa sul corner di Giovinco, Dossena devia scompostamente col braccio ma Valeri non vede e non assegna il rigore. I ducali insistono, e all’11’ falliscono un’altra occasione con Mariga che spara alle stelle di destro sul perfetto assist di Biabiany. Al 32’ il meritato pareggio: angolo di Giovinco, De Sanctis non trattiene il destro di Paletta e Zaccardo anticipa Fernandez per il tap-in che vale l’1-1. Ma per il Parma la beffa è dietro l’angolo e si materializza al 41’, quando Lavezzi (in fuorigioco di tre metri) fa 2-1 di destro su assist di Cavani.Il Parma diventa troppo arrabbiato e nervoso per i torti subiti e crea poco nel concitato finale.