
Morire per il calcio o giocando a calcio.Sembra impossibile e assurdo che un gioco,un divertimento possa portare alla morte di chi lo pratichi.A maggior ragione se,chi ne viene colpito è giovane,forte e all'apparenza invulnerabile come un eroe dei fumetti.Drammatica e impressionante la morte accaduta sabato al giovane Morosini,calciatore del Livorno,che come un albero abbattutto,in pochi secondi è crollato sul verde prato dello stadio colto da infarto improvviso,così,in un attimo,la sua vita si è spenta in diretta Tv.
In Italia - Casi analoghi e impressionanti sono purtroppo per tutti,già accaduti inpassato,in Italia e all'estero.Il 2 marzo 1969 l'attaccante della Roma Giuliano Taccola muore per un attacco cardiaco a Cagliari, al termine della partita. Ha 25 anni e un futuro brillantissimo davanti a sé. Molto tempo dopo,enormi polemiche sorgono a causa di numerose tragedie accadute a calciatori degli anni '60 e '70,per decessi verificatisi con infarti o con la tristemente nota SLA (morbo di Ghering) che sembra colpire in primis i calciatori di quel periodo.Alcuni ex-giocatori parlavano di strane iniezioni o pasticche che senza spiegazioni venivano proposte dai medici sportivi di allora.Ma tutto non è mai stato dimostrato con sentenze o con ricerche.Lo stesso accadde a Renato Curi,anima del Perugia anni '70 cui oggi è dedicato lo stadio. Il 30 ottobre 1977 in un match contro la Juventus di Trapattoni,Il 24enne centrocampista crolla a terra dopo l'accenno di uno scatto,proprio lo scatto,che era il suo pregio principale. Dieci anni dopo, in serie C2, Andrea Ceccotti della Pro Patria si sente male negli spogliatoi dopo essere uscito per un dolore: "trombosi carotidea alla gamba sinistra", a 25 anni. Il 30 dicembre 1989 un ennesimo dramma in campo,che forse qualcuno ricorda meglio,il difensore della Roma Lionello Manfredonia sta male in campo,a Bologna,in un pomeriggio gelido con 3 gradi sotto lo zero.Arresto cardiaco,ma miracolosamente viene salvato per i capelli dai medici.Dopo 2 anni lascerà il calcio.
All'estero - Diverso il problema all'estero,sopratutto perchè i controlli medici spesso,vengono fatti in maniera meno capillare e approfondita e la medicina sportiva,tranne alcune eccezioni, è ancora poco sviluppata.Situazioni simboliche sono quelle che accadono a due calciatori acquistati dall'Inter : nell'estate 1996 il forte nigeriano Nwankwo Kanu viene acquistato dall'Ajax, dopo un'Olimpiade vinta.I medici italiani,durante le visite scoprono una disfunzione cardiaca congenita, mai individuata in Olanda,dove prima giocava.Viene operato per la sostituzione di una valvola aortica e torna a giocare un anno dopo. Nel 2003, situazione analoga: il senagalese Fadiga arriva dall'Auxerre ma un problema cardiaco viene subito rilevato.Il giocatore candidamente dice che in Francia questi tipi di controlli non erano mai stati compiuti sul suo cuore.Di recente in Inghilterra,il Bolton sta per essere colpito da un dramma , quello di Fabrice Muamba, colto da infarto durante la gara con il Tottenham il 17 marzo e ricoverato in terapia intensiva. Ora sembra essersi ripreso, sta meglio e vuole tornare al suo calcio. I drammi - Ma altre situazioni sono terminate nel dolore e nella disperazione.Nel 2003 durante la Confederations Cup, muore per attacco cardiaco Vivien Foè promettente mediano del Camerun, a 28 anni. Nel 2007 perde la vita in campo Phil O'Donnell, degli scozzesi del Motherwell. Antonio Puerta, terzino talentuoso del Siviglia , muore il 25 agosto 2007, contro il Getafe poco prima della finale di Supercoppa europea contro il Milan.Sulla sua morte restano forti contaddizioni,soprattutto per i pochi controlli medici,fino ad allora fatti in Spagna.Il calciatore si accascia a terra, i compagni disperati lo soccorrono ma nulla lo salva.. Qualche anno prima, nel 2004, il dramma arriva dal campionato brasiliano: Serginho del Sao Caetano crolla a terra contro il San Paolo: muore a 30 anni per un arresto cardiorespiratorio. Il 25 gennaio 2004 incredibili sono le immagini che arrivano dalla Liga Portoghese,Feher,attaccante del Benfica e della nazionale ungherese a Guimarães, in una partita di campionato entra in campo nel secondo tempo, realizza l'assist per il gol partita e nel recupero riceve un'ammonizione. Sorride, poi si blocca all'improvviso sul campo,mette le mani sulle gambe e crolla a terra. Muore in ospedale per "fibrillazione ventricolare causata da cardiomiopatia ipertrofica".Ennesimo dramma,ennesima morte improvvisa di giovani calciatori,che nel fiore degli anni,lasciano la loro vita in campo,per inseguire il loro sogno.Giocare a calcio.
Autore:Nicola Giordano
Direttore e Fondatore
E-mail: ngiordano1983@yahoo.it
Luogo di nascita............. Napoli
Obiettivi.......................... Non perdere mai la mia libertà
Canzone Preferita.......... L'Avvelenata (Francesco Guccini)
Libro Preferito................ Il Grande Gatsby (Francis Scott Fitzgerald)
Film Culto....................... C'era Una Volta In America
Un Oggetto..................... Piccola foto sempre con me
Profumo di un luogo...... L'aria frizzante delle mattine di primavera