Perchè le Rockstar muoiono a 27 anni?Scritto da:Marianna De Lucia
Una ricerca porta a sorprendenti risultati.
Il sentiero della scienza e quello della musica non si incrociano frequentemente. E' perciò davvero sorprendente che il British Medical Journal abbia appena reso noto una completa indagine statistica sulle star musicali, e soprattutto che abbia deciso di farlo sul suo numero natalizio, poiché l'indagine era incentrata sull'età in cui queste decedano.
La ricerca si basa sull'ipotesi che avere 27 anni sia incredibilmente pericoloso per i musicisti, il cui timore di morte avrebbe un picco stranamente alto proprio a 27 anni, infatti le rockstar morte a quella età costituirebbero un gruppo ,denominato "club del 27". La recente scomparsa dell'eccentrica pop star britannica Amy Winehouse, morta per abuso di alcool a 27 anni compiuti, ha riportato alla ribalta l'ipotesi, che Martin Wolkewitz e Arthur Allignol, dell'Università di Friburgo, e Nicholas Graves e Adrian G Barnett, della Queensland University of Technology di Brisbane, hanno però deciso di affrontare in maniera diversa da come viene solitamente presentata.
Anziché stilare un elenco di rock star scomparse a 27 anni, hanno applicato la metodologia dello studio di coorte retrospettivo. Sono stati così presi in considerazione tutti i musicisti - solisti o singoli componenti di band - comparsi al primo posto nelle classifiche del Regno Unito a partire dal 1956, cioè da quando esistono le classfiche dei dischi più venduti. La scelta è caduta sulle classifiche britanniche in quanto le più lunghe e coerenti nel tempo.
Il campione finale ha incluso 1046 soggetti e 71 decessi. L'86 per cento dei soggetti era di sesso maschile, e tra di essi vi erano cantanti confidenziali (i crooners), star del death metal, musicisti rock e perfino attori che prestano la voce ai Muppet. L'età media della prima conquista dei vertici della classifica è risultata di 26 anni.
Tra tutte queste star, come si legge sul BMJ, le morti a 27 anni sono risultate solo tre: Brian Jones nel 1969, Kurt Cobain nel 1994, e appunto Amy Winehouse nel 2011. Anche tenendo conto dell'assenza dal campione di altri tre famosi componenti del "club del 27" - Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison - esclusi perché non avevano dischi ai vertici delle classifiche del Regno Unito, l'analisi statistica smentisce che esista un picco di decessi in corrispondenza dell'anno fatale. Secondo i ricercatori, la storia del "club del 27" sarebbe quindi dovuta a una combinazione di casualità e selezione a priori dei dati.
Tuttavia, l'analisi ha fatto emergere un elemento concreto, e cioè che i musicisti famosi del campione esaminato presentavano un rischio di morte tra i 20 e 40 anni da due a tre volte superiore a quello della popolazione generale del Regno Unito, con una concentrazione di morti premature tra il 1970 e i primi anni ottanta.
Questo dato è probabilmente spiegabile con lo stile di vita estremo tipico delle rock star, ma lo studio non ha fatto distinzioni tra generi musicali, e gli stessi ricercatori scrivono infatti che sono necessari ulteriori approfondite analisi statistiche. Chissà, forse saranno pronte per il numero del BMJ del Natale prossimo.