Marco Van Basten - Il Cigno di Utrecht.Scritto da:Nicola Giordano

Quando classe ed eleganza si fanno uomo.

Marcel (detto Marco) van Basten nasce ad Utrecht in Olanda il 31 Ottobre 1964.Centravanti di tecnica eccezionale e, nonostante la statura elevata, notevole eleganza e rapidità nei movimenti,per la quale era soprannominato "il cigno di Utrecht", coniugava la grazia del trequartista con la concretezza del vero cannoniere. Abile con entrambi i piedi,concreto anche nel gioco aereo e nelle acrobazie,mostrava un insieme di caratteristiche per le quali è ritenuto uno tra i più forti e completi attaccanti di sempre. La sua intelligenza calcistica e la sua visione di gioco lo rendevano capace di agire anche lontano dall'area di rigore o dando le spalle alla porta avversaria, rendendolo anche un preziosissimo uomo- assist.

Comincia a giocare a calcio a sei anni quando il padre, ex calciatore e campione d'Olanda nel 1958, lo affida ai tecnici della squadra di casa, l'Elinkwijk. A 15 anni Leo Beenhakker cerca invano di ingaggiarlo nel Feyenoord.

Un anno dopo debutta con la Nazionale giovanile olandese in un torneo Juniores, vinto contro l'Italia a cui segna tre gol in finale. Nel 1981 passa all'Ajax di Johan Cruijff.

Nell'Ajax esordisce in prima squadra il 3 aprile 1982, a 17 anni, contro il NEC Nijmegen: van Basten entra in campo proprio al posto di Cruijff e riesce a segnare un gol al suo esordio con i lancieri.

Nei due anni successivi van Basten passa dai 9 gol in 20 partite del 1982-1983 ai 28 gol in 26 partite nella stagione 1983-1984 nella quale è capocannoniere. La stagione seguente l'Ajax è di nuovo campione d'Olanda e van Basten di nuovo miglior marcatore con 22 gol.

Nella stagione 1985-1986 con 37 gol in 26 partite, si laurea per la terza volta capocannoniere, vincendo la Scarpa d'oro e contribuendo al successo dei lancieri in Coppa d'Olanda. Il 1986, tuttavia, segna anche l'inizio dei suoi guai fisici: è colpito da epatite virale e deve fermarsi tre mesi; a dicembre, nel corso di Groningen-Ajax, si infortuna alla caviglia destra dopo un contrasto con un avversario. Continua a giocare ma alla fine deve farsi operare in Svizzera. Torna in campo 3 mesi più tardi, nella finale di Coppa delle Coppe tra Ajax e Lokomotive Lipsia (1-0) in cui segna il gol decisivo al 21' e chiude il campionato ancora capocannoniere.

Nel dicembre 1986 il Milan, che già da tempo lo seguiva, decide di acquistarlo per la stagione successiva.

Marco van Basten arriva nell'estate del 1987 al Milan, che lo ha ingaggiato per meno di 2 miliardi di lire. Con la maglia rossonera, si presenta subito al suo nuovo pubblico segnando nella prima partita in Coppa Italia contro il Bari. Segue il debutto in campionato a Pisa, anch'esso bagnato da un gol, ma i guai fisici tornano e arriva anche il primo stop: l'altra caviglia inizia a dargli problemi dopo il match di Coppa UEFA contro l'Espanyol. Si fa così nuovamente operare e resta inattivo 6 mesi. Quando torna in campo, il Milan è alla rincorsa del Napoli, e segna i gol decisivi contro l'Empoli a San Siro e contro la squadra di Maradona, nella decisiva gara giocata e vinta al San Paolo, con cui praticamente il Milan vince lo scudetto.

1988-1991: Le vittorie internazionali

La stagione 1988-1989 vede il ritorno del Milan in Coppa Campioni dopo 9 anni: van Basten segna 32 gol (19 in Serie A, 9 in Coppa Campioni, 3 in Coppa Italia e 1 in Supercoppa italiana) e conquista il Pallone d'oro 1988. Nella Coppa Campioni segna 10 reti, tra cui quelle in semifinale con colpo di testa in tuffo contro il Real Madrid nell'1-1 dell'andata a Madrid, quella del 5-0 del ritorno al Meazza e la doppietta nella vittoriosa finale contro la Steaua Bucarest. A novembre un suo gol al Barcellona nella finale di andata contribuisce alla conquista della Supercoppa europea. A dicembre, subito dopo la conquista della Coppa Intercontinentale, van Basten vince il secondo Pallone d'oro consecutivo, affiancando nell'albo d'oro del trofeo campioni come Franz Beckenbauer e Kevin Keegan.

All'inizio della successiva stagione, van Basten viene di nuovo operato, stavolta al menisco: rientrerà oltre 2 mesi dopo. In campionato, vinto al fotofinish dal Napoli, segna ancora 19 gol, che gli valgono il primo titolo di capocannoniere in Italia. Con il Milan raggiunge ancora la finale di Coppa dei Campioni, segnando i gol che risultano decisivi contro Real Madrid, Malines e Bayern Monaco, che il Milan vince il 23 maggio contro il Benfica al Prater di Vienna (1-0). Sua l'apertura di prima intenzione che libera Frank Rijkaard e gli consente di segnare il gol decisivo.Vince per il secondo anno consecutivo il Pallone d'Oro.Nel 1990-1991 il Milan conquista ancora la Supercoppa europea e l'Intercontinentale, contro i paraguaiani dell'Olimpia Asunción. A Tokyo van Basten non segna ma contribuisce comunque alla realizzazione del secondo e al terzo gol.A fine stagione, però, il ciclo di Sacchi al Milan come allenatore è giunto al capolinea, vista la convivenza che era sembrata diventare impossibile tra i due (si parla anche di uno scontro tra Sacchi e van Basten).

1991-1993: Il nuovo intervento e la delusione di Monaco

Nella stagione 1991-1992 a Sacchi subentra Fabio Capello: van Basten ottiene nuovamente il titolo di capocannoniere con 25 gol (tra cui quello nel derby, le triplette con Foggia, Cagliari e Atalanta, quest'ultima nell'arco di 6 minuti).

Nel 1992-1993, van Basten vive forse il punto più alto della sua carriera: nel campionato 1992-1993 l'olandese è tra i protagonisti. Al San Paolo di Napoli l'8 novembre 1992 il Milan vince 5-1 e quattro di questi gol sono suoi. Sempre nel novembre 1992 van Basten si ripete in Champions League, dove segna 4 gol nella gara contro il Göteborg. Pochi giorni dopo gli verrà consegnato il Pallone d'oro, il terzo della sua carriera: l'impresa è riuscita in precedenza soltanto a Johan Cruyff e Michel Platini.

Giunto all'apice, si ripresentano però nuovamente i problemi alla caviglia. A dicembre, il giorno seguente alla consegna del Pallone d'oro, van Basten decide di recarsi a St. Moritz per farsi operare: la prognosi è di due-tre mesi ma la situazione si complica e resta fermo per quattro mesi e mezzo. Rientra a fine aprile nella trasferta di Udine. Appena una settimana dopo, in Ancona-Milan, segna l'ultimo gol della sua carriera, ad Alessandro Nista, proprio lo stesso portiere cui aveva segnato il suo primo gol in Serie A il 13 settembre 1987, per poi disputare, il 16 maggio 1993, contro la Roma, l'ultima partita di campionato. Viene tenuto a riposo in vista della finale di Champions League contro l'Olympique Marsiglia, vinta dai francesi con un gol di Basile Boli, nella quale van Basten scende in campo nonostante la caviglia ancora dolorante.

1993-1995: L'ultima operazione e il ritiro

Nel giugno del 1993, van Basten si sottopone al quarto intervento chirurgico alla caviglia: da qui in poi trascorrono due anni nel tentativo di recuperare l'efficienza fisica. Si riaggrega ai compagni due anni dopo per la preparazione estiva dell'estate del 1995, ma pochi giorni dopo prende la decisione di ritirarsi definitivamente, a soli 30 anni, dall'attività agonistica. Il giorno dopo il suo ritiro, "La Gazzetta dello Sport" commenta la notizia titolando "Dove troveremo un altro come lui?", mentre l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani commenta così: "Il calcio perde il suo Leonardo da Vinci".

Dopo il ritiro

Durante i festeggiamenti per il centenario del Milan nel dicembre 1999, van Basten è stato eletto "attaccante milanista del secolo".

Il 15 marzo 2006 ha partecipato alla partita di addio al calcio del suo amico e compagno di squadra Demetrio Albertini contro il Barcellona. Sceso in campo all'inizio dell'incontro per pochi minuti, ha segnato il gol del momentaneo 2-0 di testa in tuffo, dimostrando, a dispetto degli acciacchi fisici, la sua ottima tecnica e il suo senso del gol.

Nel 2008 van Basten ha raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate italiane pagando 7,2 milioni di euro per chiudere un contenzioso riguardante una sua evasione fiscale avvenuta nel 1997 riguardo alcune sponsorizzazioni utilizzanti la sua immagine.

Nazionale

Marco van Basten con la Nazionale maggiore olandese ha disputato 58 partite segnando 24 gol.

Ha debuttato in una partita di qualificazione all'Europeo 1984 contro l'Islanda il 7 settembre 1983. È riuscito a segnare 5 gol in una sola partita con la maglia della nazionale, nella partita di qualificazione agli Europei 1992 Malta-Olanda 0-8.

Con la Nazionale olandese ha vinto gli europei del 1988 assieme ai compagni del Milan Ruud Gullit e Frank Rijkaard, aggiudicandosi anche la classifica marcatori con 5 gol all'attivo: memorabile il suo gol segnato a Dasaev (URSS) in finale, premiato come secondo gol più bello della storia del calcio da Worldsoccer.

Nel 1994 tentò di rientrare in nazionale in occasione del mondiale americano, negoziando col CT Advocaat un impiego limitato. In seguito alle sue ancora precarie condizioni fisiche preferì rinunciare.

Nel 2004 è divenuto allenatore della Nazionale olandese,guidandola ai mondiali del 2006 in Germania e venendo elimanato ai quarti dal Portogallo.Resta in sella anche per gli Europei del 2008 dove in un girone di ferro insieme a Francia e Italia esprime un calcio bello e concreto battendo anche l'Italia per 3-0 e la Francia per 4-1.Ma venendo poi eliminato ai quarti dalla Russia di Hiddink.Diventa allenatore dell'Ajax e vi rimane fino al 2009.

Palmares

Campionato olandese: 3

Ajax: 1981-1982, 1982-1983, 1984-1985
x Ajax: 1982-1983, 1985-1986, 1986-1987
Milan: 1987-1988, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994[2]
Milan: 1988, 1992

Competizioni internazionali

Ajax: 1986-1987

Milan: 1988-1989, 1989-1990, 1993-1994

Milan: 1989, 1990, 1994[2]
Milan: 1989, 1990

Nazionale

1988

Individuale

Capocannoniere Olandese

1983-1984 (28 gol), 1984-1985 (22 gol), 1985-1986 (37 gol), 1986-1987 (31 gol)

1985
1986
1988 (5 gol)
1988
1988, 1992
1988, 1989, 1992
1988-1989 (10 gol)
1989-1990 (19 gol), 1991-1992 (25 gol)
1992